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L'avventura di una famiglia expat in Australia (forse)


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Making contacts: un passo avanti e tre di lato

​In queste ultime settimane mi sto dedicando ad un’attività fondamentale a Perth: “Making contacts” cioè crearmi dei contatti!
Questo perché Perth in realtà é un grande paesino dove “non conta ciò che conosci ma chi conosci”, non nel senso italiano della raccomandazione a scatole chiusa della serie “ti danno una spintarella, il posto è tuo e nessuno più ti schioda da lì”, cosa che probabilmente non avviene più nemmeno in Italia, ma più nel senso che per avere una chance ed essere messo alla prova, spesso devi essere consigliato da qualcuno, anche se quel qualcuno ti conosce in modo superficiale. 
A quel punto vieni messo alla prova sul campo, se vali vai avanti, se no torni al punto di partenza!
È così per tutto, anche per affittare casa devi avere delle reference.
Nel mio caso io mi ero costruita una chance rispondendo autonomamente ad un annuccio per uno studio di architettura, in un momento di grande boom delle costruzioni, avevo sostenuto un ottimo colloquio ed avevo avuto kiulo  ed ottenuto un contratto per 3 mesi di prova che poi sono diventati 12 mesi. 
Mi sono creata i miei primi contatti, ho delle buone referenze…peccato che volendo cambiare lievemente ambito lavorativo…ricomincio praticamente da zero!!! 
Fortunatamente le persone sono mediamente disponibili ad incontrarmi e a darmi una mano, così pian piano mi sto costruendo una nuova rete di contatti. A volte approdo a dei vicoli ciechi, a volte ricevo porte in faccia, ma spesso si apre un nuovo filone di ricerca e io tipo minatore vado avanti passin passetto! 

Dog & Kite Surf Beach

E quando proprio mi girano le scatole…salto in macchina e me ne vengo al mare 😉 


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7 anni

​Lunedi scorso 2G ha compiuto 7 anni.

Il cartellone appeso all’albero

Si tratta del suo secondo compleanno downunder ed è stato bello vedere come 2G si sia ben integrata nella sua nuova classe e nella scuola.
Chi l’ha conosciuta alla scuola materna a Genova, si ricorderà come 2G per i primi sei mesi non abbia aperto bocca quasi con nessun bambino e mai con le maestre. Durante le vacanze di Natale ci disse: “quando torno all’asilo, parlerò” e così fece, tanto che alla maestra S quasi non venne un infarto a sentire la sua voce!!!
Da quel momento, 2G fu un esplosione di chiacchere, sorrisi e splendide amicizie. I bimbi si salutavano per strada quando si incontravano e ricordo perfettamente l’ultimo abbraccio tra 2G e la sua carissima amica A appena prima di lasciare Genova. Ammetto che anche io e G in quel momento ci dicemmo commossi sottovoce: “ma che c…o stiamo facendo???”
L’esperienza della scuola materna ci preparo’ all’arrivo alla scuola elementare a Perth. Sapevamo che 2G per un bel po’ non avrebbe parlato. In un certo senso fu più semplice, perché tutti pensavano che 2G non sapesse l’inglese. In realtà lei un pochino lo sapeva grazie ad un anno di preparazione e al corso di Learn with Mummy, ma io ovviamente tenevo questa informazione per me, così 2G poteva prendersi tutto il suo tempo 😉
Per tutto il primo Term di scuola lei infatti non proferi’ parola. Poi ci furono le prime school holidays ed al ritorno ad Aprile inizio’ pian piano a parlare. Quando i miei genitori arrivarono ad Agosto, trovarono 2G spensierata che giocava e senza alcun problema passava dall’inglese all’italiano. Usava l’inglese con i suoi compagni locali e l’italiano con il suo amico D anche lui appena arrivato in Australia. Facile no!??! I miei genitori addirittura dichiararono che “2G era sbocciata”.
Durante questo secondo anno, il suo accento è migliorato ancora di più ed è in  grado di leggere libri e di scrivere sia in Italiano che in inglese. Ovviamente commette degli errori in entrambe le lingue, ma è bravissima! Quando siamo in macchina ascolta le notizie alla radio e commenta pure. Io devo ancora stare attenta a tenere la sinistra, figurati se riesco ad ascoltare le news!!!
Per questa seconda festa di compleanno, 2G ha voluto invitare tutta la classe e su 25 bambini, solo 3 non sono riusciti a venire perché avevano già altri impegni.
Io ero in panico liquido perché non sono in grado di gestire tanti bambini insieme, già i playdate con 4 bambine mi mettono in agitazione!!!
La festa però è andata alla grande, tutti si sono divertiti e nessuno si è fatto male. Abbiamo scelto di farla ad un nuovo Playground a Kings Park, molto divertente per i bambini di questa età. Ho chiesto ai genitori di rimanere ed è stato piacevole anche per loro.
Ho saggiamente scelto l’orario (9,30 –  11,30) per non dover preparare troppe cose da mangiare, dato che abbiamo gusti ancora molto diversi!
I bimbi hanno giocato liberamente fino alle 10, mentre io offrivo il caffe della moka (messo nel thermos) ai genitori. 

Poi dalle 10 alle 10,30 hanno fatto dei giochi a squadra (uovo e cucchiaio, corsa nei sacchi e bandiera), gestiti da G e da un altro papà. Poi merenda con anguria e arance a fettine, succhi di frutta ed acqua. Hanno resistito per un po’ con la frutta e poi ho dovuto lanciare nel mezzo popcorn e patatine altrimenti si mangiavano il tavolo!!!
Di nuovo gioco libero, alle 11 torta per bimbi e spumante accompagnato da scorzette di arancia ricoperte di cioccolato per i genitori e pian piano la festa si è conclusa.

I portachiavi speciali della mia amica M

Per le goodie bag (il regalino finale di ringraziamento che di solito consiste in caramelle e giochetti vari dentro un sacchettino), ho trovato una soluzione che mi è piaciuta molto, grazie ad una mia amica designer che produce collane, orecchini ed altri oggetti regalo: dei bellissimi portachiavi da attaccare alla cartella della scuola. Dato che quasi tutti i bimbi della classe hanno partecipato e che tra poco, come ogni anno, le classi verranno di nuovo rimescolate, i bimbi avranno un ricordo della festa di 2G e della loro classe di Year 1.
2G era entusiasta, sta ancora aprendo i vari regali che ha ricevuto, ma soprattutto era suo agio con tutti e ci ha reso molto orgogliosi di lei!
Auguroni piccola mia!!!


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Freelance, again! 

​Ci sono mattine in cui mi sento alla deriva.
Stanca da notti non proprio tranquille, svegliata presto da G che super esaltato va due mattine a settimana in piscina per ottenere il Bronze Medallion, ma soprattutto prosciugata dai miei mille pensieri su cosa farò “da grande” o semplicemente cosa farò domani mattina 😉
Il senso di spaesamento mi coglie di solito subito dopo aver lasciato le bimbe ad asilo ed a scuola, ma quasi sempre lo colmo proponendo all’istante un caffè alla mia amica M, mamma della migliore amica di 2G.
È lei in questo ultimo mese, da quando è partita la mia cara amica italiana ML, con cui passo la maggior parte del mio tempo libero ed è bello perché siamo in sintonia nonostante la differenza di lingua e di cultura (lei è di Perth al 100%).
Abbiamo molti elementi in comune, oltre alle figlie migliori amiche già dallo scorso anno: gli studi fatti (lei è Industrial Designer), la fatica a trovare un lavoro nel nostro campo che ci piaccia, la necessità di licenziarsi spesso (anche io da giovane ero così, ora che ho più esperienza non accetto nemmeno certi lavori dove so che tanto non durerei molto!!!) e la passione per l’ambiente e la sostenibilità ambientale (tanto che lei nel giardino produce il compost ed io le passo le mie bucce ;))
Stamattina M era impegnata, io sono salita in macchina e mi son detta…”E ora?!!?”
Con la scusa di alcune commissioni da fare per la festa di compleanno di 2G che si avvicina, sono andata a bere il caffè dalla mia amica che lavora ad un bar vicino a casa. Lei è super schietta e troppo simpatica, con il suo marcato accento romano. Mi ha visto arrivare, mi ha preparato un ottimo caffè macchiato e mi ha detto: “ma vattene al mare te che puoi!”

Pausa pranzo con vista!

E così ho fatto le mie commissioni, ho aggiornato dopo ben 5 mesi il mio profilo su LinkedIn, accettando il fatto di essere tornata freelance…ed eccomi qua!
Le mie parole chiave di questo periodo?
Oceano, Sushi e Yoga!

M mi ha anche insegnato a preparare il sushi

Ps: mi sono appena resa conto dell’importante differenza tra il termine Free-Lance, che ho usato oggi per la prima volta, e Self-Employed, termine che ho sempre usato durante i miei impegnativi anni di libera professione…che abbia finalmente trovato una chiave di lettura? Chissà 😉