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L'avventura di una famiglia expat in Australia (forse)

la mia routine potrebbe cambiare…molto!

4 commenti

Scrivo oggi (11 Maggio) questo post per cercare di dare un senso ai miei pensieri, ma lo pubblicherò solo più avanti per scaramanzia!

Stamattina ho ricevuto una risposta in merito al colloquio di due settimane fa in uno studio di architettura e mi hanno proposto un contratto di prova di 3 mesi con orario full-time. Sono molto felice e lusingata di questa importante opportunità, perché uno dei motivi per cui ci siamo trasferiti in Australia era la mia carriera lavorativa, ma ovviamente un quesito subito mi frulla nella mente: e le mie figlie?!!?

Qui a Perth se guadagni abbastanza (ed il mio stipendio andrà via tutto in questo come avviene per ogni mamma del mondo, sigh!) ci sono varie alternative per la gestione dei figli ed infatti non è il lato organizzativo che mi preoccupa. È ovviamente il lato emotivo e relazionale che sta bussando nel cervello, è la Me Mamma preoccupata di sparire per molte ore al giorno dalla vista delle mie bimbe.

La questione è risaputa da tempo: se voglio fare l’architetto con voce in capitolo e responsabilità nei progetti, il part-time me lo posso scordare.
3G è ancora piccola, forse avrei potuto aspettare ancora un anno prima di tornare a lavorare full-time, e sondare il terreno della libera professione in Australia, con i noti pro e contro…ma sinceramente non ce la facevo più ad aspettare ed avevo il timore di rimanere fuori dai giochi per troppo tempo. Come già detto più volte, avevo bisogno di una routine lavorativa, non il continuo up&down della libera professione.

Ecco quindi che forse la mia routine cambierà…e di molto!

In questi primi 3 mesi a Perth, ma ormai negli ultimi 6 anni della mia vita, la mia routine era caratterizzata da notti più o meno tribolate, mattina di lavoro e pomeriggio con le mie bimbe.
Nello specifico a Perth ci svegliamo verso le 6,45/7, 2G si alza al volo e si gode un momento di gioco in santa pace mentre la sorellina ancora dorme. G cerca di alzarsi dal letto, io carico la moka e faccio un po’ di stretching yogoso con interruzioni varie. Alle 7,20 massimo, post caffè, G sveglia 3G, le fa il bidet e la veste. Colazione tutti insieme, poi G alle 7,40 rotola a lavoro, io sistemo dopo la colazione, impacchetto il lunch box preparato la sera prima, mi do una sistemata e per le 8,20/8,30 si esce per portare 2G a scuola. A volte in auto, a volte a piedi. A volte questa routine mattutina fila via liscissima, a volte è un gran delirio di capricci, pianti, discussioni, cacche last minute come in tutte le famiglie!

Arriviamo a scuola di 2G, le faccio i codini, le metto la crema solare in viso (siamo in autunno ma ancora il sole picchia, però spesso mi risparmio la crema sulle braccia), la accompagno in classe, poi recupero 3G e torniamo a casa ad aspettare la babysitter per le 9,30 ed io lavoro fino alle 12,30/14.

Il giovedi e venerdi la routine è un filo diversa perché usciamo alle 8,15 massimo, lasciamo 3G al nido, poi accompagno 2G a scuola e io torno a casa a lavorare. Esco poi alle 12,20 per recuperare 3G dal nido.

Pisolino fino alle 14,30 poi di nuovo in pista a recuperare 2G da scuola, giochi con gli amici, commissioni, verso le 5/5,30 a casa, spesso una skype call coi nonni, poi cena e nanna.

Totale di tempo passato con le mie bimbe: tantissimo.
Tempo per me, escluso il lavoro: 15 min di stretching al mattino, due ore di pisolino di 3G dopo pranzo, anche se spesso lavoro, ed un oretta la sera quando papà torna a casa e posso cucinare, più corso di yoga una sera a settimana.

Se dovessi iniziare a lavorare full time, la storia cambierebbe nettamente, con orario di lavoro dalle 8,30 alle 17,30, circa! Peccato che però la scuola di 2G inizi alle 8,50 e finisca alle 15. Quindi via di before school ed after school per lei.
E 3G? Potrei sempre mandarla al child care (nido) tutti i giorni dalle 8 alle 17,30…possibilità che si ammali elevatissime, pensiero di averla un filo abbandonato anche!

Quindi scatta la ricerca babysitter super full time, ovvero dalle 8 alle 18, in modo che possa portare 2G a scuola, stare con 3G tutto il giorno o portarla al nido due mattine a settimane, recuperare poi 2G da scuola, fare varie attività e rientrare a casa per le 17. Insomma farebbe quello che faccio io, con tutte le “gioie e dolori”.
A parte il costo spropositato di tutto ciò, infatti stiamo valutando l’opzione ragazza alla pari, la domanda vera è:

“è ciò che voglio davvero?”

Perché come si dice a Genova: “Sciuscia e sciurbi no se poe”

La risposta è:

“non lo so!”

Il desiderio di tornare in uno studio è molto alto ed è uno dei principali motivi che ci hanno portato fin qui. Potessi lavorare full time tre giorni a settimana, anche dalle 8 alle 18/19 come un mulo ed uscire alle 14,30 gli altri due giorni, in modo da passare un po’ di tempo con le mie figlie, sarebbe fantastico. Anche perché non c’è niente da fare: sono figlia di liberi professionisti ed ho la mente da freelance e non vedo perché, se organizzandomi in modo diverso porto a casa i risultati, tu capo non dovresti lasciarmelo far fare!

Quindi la me super precisa vorrebbe mettere in chiaro questa mia esigenza fin dall’inizio con il mio ipotetico capo, perché non mi piacciono le situazioni non definite. Gli amici ed il lato (molto piccolo) più cauto e riflessivo mi invitano ad aspettare, ad iniziare con gli orari uguali agli altri, a capire come funziona la società (perché qui gli studi sono società abbastanza strutturate, evviva!) e poi con calma trovare la mia nuova routine.

E quindi nuovamente: ho voluto la bicicletta? Ed ora pedalo!

Ad oggi giovedì 14 Maggio ancora nessuna risposta alla mia richiesta di retribuzione. Io ero abituata a ricevere proposte di lavoro con annessa retribuzione. Qui invece tutto si contratta e spesso viene chiesto al candidato la sua “salary expectation”. Io mi sono tenuta bassa per la media locale ed ho chiarito che ero disponibile a trattative.

Venerdì 16 Maggio ho provato a chiamare l’architetto ma non mi ha risposto e non è scattata nemmeno la segreteria sul cellulare (qui lasciare messaggi in segreteria è un classico, molto anni ’90 ;)). Allora gli ho scritto una mail educata per avere un feedback, ma nessuna risposta…

Sabato 16 Maggio: la telenovela continua, insieme alla mia consapevolezza sul tema. Ieri siamo usciti a cena con amici con due bimbi poco più grandi dei nostri e la loro mamma da qualche settimana ha iniziato 3 mesi di prova full-time. Mi ha raccontato come si è organizzata con i bimbi e dei suoi ritmi lavorativi. Anche lei l’anno scorso aveva fatto una prova di lavoro full-time quando il piccolo aveva 2 anni come 3G ed aveva poi lasciato perché non ce la faceva a star dietro a tutto. Pian piano ha però fatto varie esperienze lavorative ed ora il suo cv viene considerato.

Oggi quindi sono determinata a provare questa occasione che forse mi viene data e scrivere un punto importante sul mio cv. Se dopo quale mese vedo che proprio non è fattibile, ahmen, ma almeno ci ho provato!
Ecco, caro arch, vedi di chiamarmi e di farmi iniziare presto, se no cambio idea di nuovo 😉

Lunedi 18 Maggio: l’architetto mi ha risposto, scusandosi del ritardo ma era via per lavoro. Mi ha fatto una controproposta con una retribuzione oraria nella media locale e mi ha chiesto di iniziare tre giorni dopo, mi sembra chiaro, no?!!!?
Io ho accettato subito il lato economico e mi sono presa un giorno per pensare alla data di possibile inizio. Ho passato un giorno di delirio pensando a tutti gli incastri, cercando babysitter e ragazze alla pari ed alla fine ho risposto che dati i miei precedenti impegni lavorativi, di cui lui era a conoscenza perché sto lavorando come freelance, potevo iniziare solo lunedi prossimo!
In realtà è da circa due settimane che sono ferma ed il mio costruttore è sparito nel nulla, ma preferisco andare lunedì in ufficio a mente un po’ più fresca, dopo aver fatto fare a 3G una prova del nido full-time con me presente.
In tutto ciò sto anche imparando ad usare SketchUp alla velocità del fulmine, confidando che dopo Revit la strada può essere solo che in discesa 😉

Sul lato babysitter, stiamo optando per una o due ragazze full-time il lunedì, martedi e mercoledi, mentre giovedi e venerdi G per i primi tempi andrà in ufficio per le 9 e prima accompagnerà 3G al nido e 2G a scuola. Il pomeriggio 3G starà al nido finché non torno e 2G all’after school. Sto anche valutando di arruolare due mamme mie nuove amiche invece delle Babysitter ed after school…. Vedremo!

Intanto ovviamente l’architetto non mi ha detto se va bene che io inizi lunedì…mi domando se “ci è o ci fa”!!!

Giovedì 21 Maggio: finalmente arriva il contratto via mail (ha avuto problemi con la posta…mah!!!) e la conferma che posso iniziare lunedi alle 9,30. Perfetto perché così posso accompagnare 2G a scuola con la nuova tata. Procedo con mille telefonate ed interviste alle candidate, meglio di un’agenzia di collocamento!!!
Alla fine metto in piedi una struttura pazzesca fatta di due tate e due mamme di compagne di 2G: un delirio!

Venerdi 22 Maggio (il mio compleanno, eh eh eh ;)): arriva il colpo di scena! Una ragazza italiana arrivata a Perth da una settimana risponde al mio annuncio su GumTree e si propone come au pair. La chiamo il mattino stesso e mi fa un’ottima impressione, ci viene a conoscere nel pomeriggio e….viene a vivere con noi!

Lunedì 25 Maggio: firmo il contratto ed inizio a lavorare!!

Grande gioia, grande fatica per ricominciare dopo 6 anni in cui ho usato software “amatoriali” abbastanza vecchiotti, un nuovo contesto lavorativo tutto in inglese dove si da per scontato che io capisca alla grande come un’ australiana (e l’accento non è proprio facile!), un grande buco nel cuore quando suonano le 14,30 ed io non sono lì a svegliare 3G e poi ad aspettare 2G fuori da scuola. Litri di lacrime versate e incubi notturni per i primi due giorni.

Mercoledi 27 Maggio: ho lavorato come un mulo per preparare in un giorno e mezzo un masterplan in 3D con sketch up da presentare in comune (santa la mia collega vicina di banco che mi ha aiutato con la maledetta topografia del terreno). Ero talmente presa per la consegna che ho pranzato alle 4 e non mi sono nemmeno accorta che fuori il sole era tramontato. Di certo gli architetti lavorano un monte ore davvero spropositato :(.

Sono stata mezzoretta con le bimbe e poi a yoga ho cercato di sgombrare la mente.

Come sto? Non lo so, davvero!

Ho un solo pensiero: Lunedi è festa ed ho tre giorni per godermi le bimbe..

Ps: racconti e consigli sono assolutamente ben accetti, grazie 😉

4 thoughts on “la mia routine potrebbe cambiare…molto!

  1. Io mi sono stancata anche solo a leggerti 🙂 (non di leggerti ovviamente)
    Credo che per capire se è quello che vuoi altro non potevi fare che provarci!
    Quindi in bocca al lupo!

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  2. Pure io mi sono stancata ma secondo me sei bravissima e fai bene a darti una chance. Tutta questa confusione iniziale prima o poi sparira’ e avrai la situazione sotto controllo e allora capirai meglio cosa fare o non fare, nel frattempo buone vacanze! Ma com’e’ che qui non ce li abbiamo questi giorni di festa? Mannaggia al federalismo australiano.

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