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L'avventura di una famiglia expat in Australia (forse)

Il cerchio si sta per chiudere…

7 commenti

Mancano ormai pochi giorni a Natale ed al nostro volo di rientro per le vacanze in Italia.
Voliamo la notte del 24, proprio insieme a Babbo Natale, e magicamente approderemo in Italia all’alba del 25…belli tonici per il pranzo con la mia famiglia e la cena con la famiglia di G, per fortuna nella stessa città!!!

Cosa ci aspettiamo? Non lo so.
Come reagiremo? Nemmeno.
Sarà una botta? Probabilmente si, ma sarà anche una gioia immensa e soprattutto la chiusura del cerchio di questo nostro primo anno expat 😉

La prima parte del mese di Dicembre è stata ricca di novità e di nuove dinamiche famigliari.
2G è dichiaratamente diventata una bimba di 6 anni ed ha mostrato energie, capacità e risorse davvero eccezionali. Oggi è finita ufficialmente la scuola, martedi ho partecipato alla “cerimonia” di fine anno scolastico e di passaggio da pre-primary alla primary school.
I progressi che 2G ha fatto sono stati impressionanti sia dal punto di vista della lingua inglese, della capacità di lettura e scrittura in entrambe le lingue, ma anche del nuoto e soprattutto dell’apertura verso le altre persone e verso le novità. Dovreste vedere come si arrampica come una scimmia ovunque!!!

3G è entusiasta senza il suo pannolino, felice di andare al nido, in piena fase di ripetizione delle parole e di “perché?”,  cocciuta come sempre!!!

Tutta la famiglia si applica con tutte le sue forze per migliorare l’inglese e mantenere l’italiano a casa.
Le bimbe guardano i cartoni alternativamente in una lingua o nell’altra.
I libri vengono letti a rotazione nelle due lingue.
Tutte le volte che 2G parte a spron battuto a parlare in inglese a casa, le viene ricordato che in casa si parla solo italiano.
Noi genitori cerchiamo di non mescolare mai le due lingue, ma a volte non è facile.

A volte siamo talmente stanchi che ci mancano le parole in italiano ed il nostro cervello ce le propone in inglese.
Io stessa pensavo che non fosse possibile ed invece può accadere.
Perciò a volte la sera, demoliti, può capitare di sentire dei dialoghi tipo “mi passi per favore quell’affare li? ” Ma quale ” ” Dai, quello li, li sul coso! ” e non stiamo facendo apposta, ma solo cercando di evitare di usare termini in inglese se quelli in Italiano non ci vengono. Il contrario avviene il lunedì mattina in ufficio, dopo un week end 100% in italiano!

Per le bimbe è ancora più difficile, specialmente per 2G che vive l’ambiente del gioco e della scuola solo in inglese, e quindi le mancano del tutto i termini in italiano. Spesso, per esempio, dimentica come si dice righello in italiano, oppure oggi per dire che in piscina con la scuola dovevano fare le bolle… È rimasta impappinata a ripetere Le… Le… Le… Perché le veniva solo bubbles in inglese. Per fortuna io ho capito la frase e le ho suggerito bolle. Per ora questo non le crea fastidio ma alla lunga potrebbe capitare e sta a noi cercare di darle supporto, sempre, e di non farglielo mai pesare.

3G invece non ha ancora accettato che la stessa cosa in due lingue si dica in modo diverso. Lei adora dire butterfly e si arrabbia se io le dico “si, brava, una farfalla”. Oggi però senza alcun dubbio, avendo visto la sorella al salta salta, ha detto: voglio fare anche io il jump jump.

Tutto questo per dire cosa? Per dire a chi avremo il piacere di vedere durante le nostre date stile “Tour degli U2”, che se vi sembriamo un po’ dissociati e sconclusionati, non è perché ci siamo fusi il cervello o perché vogliamo fare i fighi…solo che i due neuroni che ci erano rimasti sono alquanto affaticati 😉 E che le nostre bimbe potrebbero essere un po’ stralunate ed intimidite, e potrebbero usare alcune parole in inglese durante il gioco o usare costrutti inglesi in italiano, perché il mondo del gioco per loro è in inglese. Ma sono sempre loro, le nostre bimbe.

Poi veniamo noi, io e G come coppia, che in questo anno abbiamo remato come matti, per portare a casa tantissimi ottimi risultati e dare tutto il supporto possibile alle nostre bimbe.
Il risultato? Siamo molto soddisfatti ma completamente senza forze, oserei dire proprio svuotati!
Ci siamo dovuti ricostruire una nostra nuova routine qui downunder ed il problema principale è stata la questione orari e stanchezza.
La stanchezza spesso la fa da padrona, perché ogni azione anche banale porta con sé sempre un quid di impegno in più dovuto alla lingua ma soprattutto alla diversità culturale.
Gli orari perché siamo sfalsati in tutto, dalla sveglia, all’ora di entrata ed uscita a lavoro, pure la pausa pranzo…ed il rientro a casa con le bimbe super felici di vederci ma anche desiderose di mille attenzioni è il colpo finale!
Ecco che il detto che “all’estero o si fa coppia o si scoppia” si è rivelato assai vero.
Per fortuna abbiamo conosciuto persone molto in gamba che ci hanno dato supporto e gli amici in Italia ci hanno sostenuto alla grande, ma la pressione sulla nostra coppia è stata assai elevata.

Un altro elemento impegnativo è stato la ragazza alla pari, che nonostante il contributo positivo in termini di aiuto con le bimbe, con le faccende di casa e con l’italiano, ha comunque richiesto ulteriori energie da parte nostra per farla sentire parte della famiglia, per aiutarla ad integrarsi, a farsi nuovi amici e a conoscere questa città. Città che per una ragazza di 20 anni che parte con il mito dell’Australia, rischia di rivelarsi un po’ una delusione, perché Perth è una città per famiglie, molto costosa, mal servita dai mezzi pubblici, a parte le due linee del treno/metro, ed è la città più isolata al mondo! L’oceano indiano e la natura sono fantastici, ma non tutti a 20 anni hanno solo voglia di mare e natura!!!

Morale E. ci ha comunicato che si trasferirà sulla costa est a metà febbraio, un mese prima dei 6 mesi previsti. Noi stiamo valutando cosa fare, se tornare alla classica babysitter o se ripetere l’esperienza au pair. Di sicuro cercheremmo una ragazza in Australia già da un po’, in modo che sia già a suo agio con la lingua e con il paese…vedremo! Dipende anche come 2G si troverà nella nuova classe, se vorrà andare all’after school e se 3G resisterà un po’ di più ai bacilli del nido!

Ieri abbiamo festeggiato i nostri (ben!)  9 anni di matrimonio, oggi festeggiamo il primo giorno del nostro 10anno e non vediamo l’ora di queste vacanze per poterci rilassare un pochino grazie al supporto dei nonni ed alla facilità (si spera) di ordinare un sano semplice caffè al bar.

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Il mio pensiero per iniziare al meglio il nostro 10mo anno di matrimonio. A G è toccato il compito di onorare i 9 passati 😉

Ecco quindi perché il programma di stare a lungo in montagna, sperando nella neve ma soprattutto per ricaricare le batterie, perché tornare qui e ripartire non sarà facile per nessuno!

Quindi con le valige non ancora iniziate, ma lunghe liste già compilate, iniziamo il conto alla rovescia e la mia pancia già si pregusta una grande quantità di prelibatezze da mangiare 😉

Italia stiamo arrivando!!!

7 thoughts on “Il cerchio si sta per chiudere…

  1. Wow dovete avere un sacco di emozioni che circolano! Facci sapere tutto!!

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  2. Grandi, grandi, grandi 🙂
    Buon anniversario, buon viaggio e… Giusto per fare la danza del neurone, we’ve gotta meet up soon, mates, assolutamente! 🙂

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  3. Auguri e buon viaggio 🙂
    Bravissimi!

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  4. Tanti auguri MammaArch! io vi seguo dai vostri primi giorni in Australia perché, ebbene sì, sto progettando da tempo di intraprendere un’avventura come la vostra e ogni tuo racconto è stato colto con interesse insaziabile. Siete stati bravi! Avrei tante domande da farti, perché, come ben immagini, sono piena di dubbi e confusione, so soltanto che vorrei regalarmi/ci una un’esperienza importante e provare a mettermi ancora in gioco. Voi andrete a Milano o a Genova? Io vivo a Genova (ma calabrese di origine) e mi farebbe tanto piacere conoscerti e magari prendere un caffè al porto antico! Intanto vi auguro tutto il meglio per il vostro viaggio e le vostre vacanze. Divertitevi e a presto!

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    • Ciao e grazie del tuo commento!
      Immagino che sarai piena di dubbi, è un cambiamento davvero importante.
      Noi saremo a zonzo per il nord Italia con quello che io chiamo ironicamente il nostro “tour degli U2” e saremo davvero molto di corsa, anche perché devo riuscire ad incastrare una serie di visite dal dentista, ahimè.
      Riscrivimi però dopo capodanno che proviamo ad organizzarci 😉

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