Questa mattina alle h.10,30 l’impresa di traslochi si è presentata sotto casa…
Per un minuto buono ho tremato pensando: “ma quanta roba abbiamo spedito?” e subito dopo: “posso dirgli di tenersela?!?” Eh si perché in questi due mesi di vita “leggera” io mi sono trovata assai bene, grazie soprattutto alla mitica ikea! Per fortuna il nostro cassone era solo uno dei tre!
Prima di iniziare a vuotare le scatole voglio quindi fare un elenco di ciò che mi è davvero mancato, in modo da tenerlo a mente per il futuro:
1- un accappatoio di spugna. Non uno in particolare ma uno qualsiasi perché odio davvero il mio accappatoio da piscina, leggerissimo ma che sembra carta di giornale
2- una bilancia da cucina, perché già non sono un mago ai fornelli, se poi vado ad occhio è ancora peggio
3- i libri in italiano delle bimbe
4- qualche vestito in più, ma anche in questo caso niente in particolare, giusto avere più scelta oltre alle 10 t-shirt e 6 pantaloni che avevo in valigia
5- le nostre cose della cucina, che sono davvero quelle che ci fanno sentire più a casa, in particolare le tazze e le posate
Direi quindi che a parte i punti 3 e 5 la prossima volta potremo calare a 1,5 mc!!!
Ma torniamo al container: sono molto soddisfatta perché abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra! Io ero pronta con i piani liberi ed armadi montati grazie al lavoro notturno di G.
Loro molto disponibili hanno messo le scatole nelle stanze che io gli indicavo, gli ho fatto vuotare e sballare tutte le scatole della cucina ed aprire col taglierino tutte le altre. Nel frattempo io ho vuotato quelle grosse del guardaroba e loro si sono portati via tutti i vuoti.
La casa è in ordine ed il resto delle scatole può tranquillamente farci da arredo insieme al mio amato stendino (che vuoto e piego a mano solo dopo aver caricato la lavatrice successiva… Ops ;))
Ecco il ferro da stiro di mia mamma è sicuramente l’oggetto più felice di questo viaggio oltreoceano e già so che, a parte rare eccezioni, tornerà intonso tale e quale alla sua proprietaria!!!
Devo ancora rendemi conto che sono arrivate le nostre cose e che davvero abiteremo qui per un po’. Il processo di apertura scatole serve proprio a questo. Non per niente traslocare è una delle attività emotivamente più stressanti che ci siano.
In realtà in questo momento il mio lato emotivo è tenuto occupato dalle preoccupazioni per le mie figlie: ieri 3G durante l’inserimento al nido si è beccata un morso sul braccio, 2G è tornata a casa da scuola con un occhio tutto pesto da manata in faccia. Che si somma al graffio in viso ed alla spintonata a terra con escoriazione della settimana scorsa.
Ammetto che iniziano a girarmi le palle ad elica, perché le mie figlie non si toccano!
Oggi 3G al nido si è divertita molto e la maestra mi ha garantito che i morsi non capitano spesso (e vorrei ben vedere!)
Con 2G invece è più difficile la cosa, perché la maestra non mi sembra molto interessata alla questione, 2G ha paura che noi ci arrabbiamo perché si è fatta male e nega/minimizza inventandosi delle storie che non stanno ne’ in cielo né in terra, con il risultato che a quel punto perdiamo davvero la pazienza!
Andare a prenderla a scuola col timore che ci sia un nuovo livido non è proprio il massimo: si accettano moooolto volentieri consigli ed esperienze analoghe da condividere, sigh, sob!
Ps: aggiungo alle cose che mi sono mancate la mitica piastra grigliatrice che fa resuscitare qualsiasi tipo di pane e la yogurtiera.